I mercati del grano duro nazionale mostrano un ritorno alla stabilità già a inizio luglio sui prezzi all'origine
I mercati del grano duro nazionale mostrano un ritorno alla stabilità, iniziata già a inizio luglio sui prezzi all'origine e con tutti i valori all'ingrosso fermi dal primo agosto 2018, sulle stesse quotazioni del 25 luglio scorso, quando invece si erano osservati ribassi sul prodotto top di gamma e sui grani slavati (umidi) da 5 euro alla tonnellata. Dopo il calo del 4,2% che aveva condotto i prezzi all'origine, rilevati da Ismea sulla piazza di Foggia l'11 luglio, a 225 euro la tonnellata sui valori minimi e 230 euro sui massimi, confermati tre volte fino al 25 luglio e rimanendo al di sopra fino a inizio agosto dei valori all'ingrosso di 220 euro sui minimi e 225 euro sui massimi.
Nella prima seduta di agosto, l'Osservatorio prezzi della Camera di commercio della Capitanata, oltre al ritorno di stabilità per il grano duro fino all'ingrosso, ha anche rilevato la complessiva stasi di tutte e tre le qualità di grano duro slavato e del biologico, giunto alla sua quinta seduta.
Prezzi all'ingrosso
A Foggia il grano duro fino all'ingrosso della nuova mietitura a inizio agosto ha registrato la sesta quotazione di stagione, rilevata alla Borsa merci della Camera di commercio dall'Osservatorio prezzi: 220,00 euro a tonnellata sui valori minimi e 225,00 di prezzo massimo alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" per il cereale in buone condizioni e con un contenuto proteico minimo del 12,5%. Stabile quindi sulla quotazione del 25 luglio e superiore a quelle del 23 maggio scorso di 20 euro alla tonnellata.
Il prezzo di inizio agosto non è confrontabile a quello della stessa seduta della campagna commerciale, poiché l'anno scorso il grano duro, a Foggia risultò non quotato. Diversa la quotazione del grano duro biologico, fissato per la prima volta il 4 luglio 2018 a 360-365 euro alla tonnellata e riconfermato sugli stessi valori anche a inizio agosto e per la quinta volta consecutiva.
Dopo due flessioni consecutive, sono stabili le quotazioni dei grani duri slavati (umidi). Tutte le categorie sono ferme sia nei valori minimi che nei massimi, alle quotazioni di fine luglio. Lo 'slavato' da 77-78 kg ogni 100 litri di volume, è stato fissato ieri a 208 euro sui minimi e 213 sui massimi. Uguale la categoria dei grani duri slavati che pervengono alla quinta quotazione: quelli con peso litrico inferiore a quello del grano duro fino. Fermo a 198 euro alla tonnellata sui minimi e 203 sui valori massimi il cereale da 75-76 kg di peso per ogni 100 litri. E non si muove da 188-193 euro/tonnellata anche il grano con meno di 75 kg per 100 litri di volume.
Continuano a non essere quotati all'ingrosso sulla piazza di Foggia i grani duri di qualità "Buono mercantile" e "Mercantile", segno evidente che tutto il grano valutato in Borsa merci presenta un elevato tenore di proteine.
Prezzi all'origine
Il 25 luglio 2018 Ismea ha rilevato, che i prezzi all'origine del grano duro fino fermi a 225 euro a tonnellata sui valori minimi e 230 sui massimi alle condizioni di "franco magazzino-partenza", sono gli stessi del 18 luglio e dell'11 luglio, invece in perdita di 10 euro/tonnellata il 4 luglio. I valori del 25 luglio scorso in ogni caso registrano un rialzo del 12,5% rispetto al 20 giugno, quando i prezzi all'origine erano pari a 200 euro a tonnellata sui valori minimi e 205,00 sui massimi.
fonti e citazioni: AgroNotizie